In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’Associazione culturale Artemisia inaugura il 25 novembre alle 18.30, presso la Galleria di Piazza delle Erbe 1, a Carrara, una mostra dal titolo: “Lilith esce dal silenzio”.
Presentazione a cura di Chiara Diamanti
La figura femminile di Lilith storicamente è il demone femminile associato alla tempesta, ritenuto portatore di disgrazia, malattia e morte.
La stessa è temuta come demone notturno capace di portare danno ai bambini di sesso maschile ed è caratterizzata dagli aspetti della femminilità ritenuti negativi come l’adulterio, la stregoneria e la lussuria.
Nella tradizione ebraica del medioevo Lilith diventa la prima compagna di Adamo, creata assieme a lui prima di Eva. Nel primo capitolo della Genesi si afferma che Dio creò l’umanità “maschio e femmina” e Lilith, prima di Eva, viene raccontata in perenne contrasto col marito, in quanto rifiutava di obbedirgli e sarebbe scappata dal Paradiso terrestre preferendo vivere con i demoni piuttosto che tornare con Adamo..
Alla fine dell’Ottocento, in parallelo alla crescente emancipazione femminile nel mondo occidentale, la figura di Lilith diventa il simbolo del femminile che non si assoggetta al maschile. Lilith, poi, viene associata al concetto della Grande Madre.
La mostra è dedicata a Giulia e a tutte le donne vittime di femminicidio.